Associazione Micologica Adriatica (Pescara)

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Parchi Nazionali


Parco Nazionale

della Majella

 

Comuni: 39

 

Civitella Messer Raimondo (CH)

Fara San Martino (CH)

Gamberale (CH)

Guardiagrele (CH)

Lama dei Peligni (CH)

Lettopalena (CH)

Montenerodomo (CH)

Palena (CH)

Palombaro (CH)

Pennapiedimonte (CH)

Pizzoferrato (CH)

Pretoro (CH)

Rapino (CH)

Taranta Peligna (CH)

Abbateggio (PE)

Bolognano (PE)

Caramanico Terme (PE)

Lettomanoppello (PE)

Manoppello (PE)

Popoli (PE)

Roccamorice (PE)

Salle (PE)

Sant'Eufemia a Majella (PE)

San Valentino in A. Citeriore (PE)

Serramonacesca (PE)

Tocco da Casauria (PE)

Ateleta (AQ)

Campo di Giove (AQ)

Cansano (AQ)

Corfinio (AQ)

Pacentro (AQ)

Pescocostanzo (AQ)

Pettorano Sul Gizio (AQ)

Pratola Peligna (AQ)

Rivisondoli (AQ)

Roccacasale (AQ)

Roccapia (AQ)

Roccaraso (AQ)

Sulmona (AQ)

 

 

 


Notizie generali:

Anno di istituzione del Parco: 1991 (L.394 del 6 dicembre);
Anno di istituzione dell'Ente: D.P.R. 5/6/1995;
Estensione: 74.095 ettari;
Regioni: Abruzzo;
Province: Chieti, Pescara, L'Aquila;
Sede: Via Occidentale, 6 - 66016 Guadiagrele (Ch) - tel.0871 800713;
Simbolo: Lupo;

Peculiarità:

Il massiccio della Majella dista in linea d'aria meno di 20 km dalla costa adriatica ed è soggetto ad azioni climatiche particolari, che consentono più degli altri rilievi abruzzesi un buon innevamento nei periodi invernali e primaverili. Il Parco, nato a tutela del suo territorio, ricopre tutta l'estensione del massiccio includendo anche quello del contiguo Morrone.
La Majella è una montagna caratterizzata da forti contrasti: impervie valli, a volte difficili da risalire, giungono fino agli ampi tavolati sommitali di roccia calcarea, resi aridi per via dell'effetto carsico che ha generato nel tempo una incredibile varietà di grotte, tra cui la più nota e turisticamente fruibile è quella del Cavallone, chiamata anche della Figlia di Jorio per aver dato l'ambientazione all'opera omonima di D'Annunzio. Sita tra i Comuni di Lama dei Peligni e Taranta Peligna, la Grotta del Cavallone si trova a 1425 metri di quota e si snoda per oltre 1300 metri nelle viscere della montagna. Sulla Majella è la stessa natura che riesce a proteggersi e che ha conservato nel tempo entità botaniche uniche, non reperibili in altri luoghi. Un dato significativo è quello che riguarda la flora, che su questo massiccio concentra 1700 specie, il 30% delle piante esistenti in Italia, di cui 180 sono endemiche.

La Majella è un gruppo montuoso poderoso e imponente, con vasti altipiani carsici, boschi e dirupi frequentati da orsi, lupi e camosci. Importanti e diffusi i segni della presenza umana: centri storici, antichi insediamenti, eremi, santuari e abbazie, capanne di pastori, e un'antica cultura contadina fatta di rinomate produzioni alimentari, tradizioni e straordinarie feste popolari.
Dai vasti pianori sommitali scendono selvaggi valloni che, soprattutto sul versante orientale, percorrono dalle vette alla base della montagna i notevoli disliveli. Sul versante occidentale, la montagna mostra paesaggi più consueti ma non meno suggestivi (valli dell'Orfento e dell'Orta). Oltre il Morrone, che divide il cuore del massiccio dalla conca di Sulmona, del settore meridionale del Parco fanno pure parte a ovest i monti Pizzalto e Rotella, tra cui si estende il bosco di Sant'Antonio, e a est i monti Pizzi e Secine.
Montagne cariche di storia, frequentate fin dall'antichità dai cacciatori del Paleolitico e del Neolitico a cui si devono interessanti pitture rupestri nella Grotta dei Piccioni nella Valle del fiume Orta. Qui sono andati alla ricerca di silenzio e ispirazione eremiti come fra' Pietro di Morrone, divenuto papa con il nome di Celestino V; tra queste cime gli ordini monastici fondarono santuari e abbazie, come San Liberatore a Majella, San Clemente a Casauria, San Salvatore a Majella, Santo Spirito, San Tommaso di Paterno.

 

Flora:

Il Parco è un enorme giardino botanico ricco di rarità ed endemismi. In tutto, le specie vegetali censite sono oltre 2.000 e tale ricchezza si spiega con la grande escursione altitudinale e la varietà di ambienti, oltreché con la posizione geografica, protesa verso il mediterraneo. tra i boschi predominano le faggete, precedute a quote più basse dai querceti misti di roverelle, cerri, carpini e ornielli, e seguite più in alto, oltre i 1700 m, da estensioni di pino mugo. Nel bosco di Sant'Antonio si trovano bellissimi esemplari di faggi secolari: il più celebre è un faggio a candelabro di oltre sei secoli.

Fauna:

Anche la fauna è influenzata dalle favorevoli condizioni presenti nel Parco. Tra gli invertebrati, per esempio, si contano 116 diverse specie solo di farfalle diurne, cioè la quasi totalità di quelle presenti in Italia. Tra i mammiferi spiccano l'orso, il lupo, il gatto selvatico, la lontra, il cervo, il capriolo il camoscio d'Abruzzo. Si contano inoltre decine di specie di uccelli, tra cui l'aquila reale, il lanario, l'astore, il picchio dorsobianco, il picchio muraiolo, il piviere tortolino, tipico della tundra scandinava, che nell'Europa mediterranea è presente solo nelle pietraie d'alta quota della Majella.

Accessi:

- Caramanico Terme (PE): accesso alla Valle dell'Orfento.
- Pretoro (CH): accesso a Passo Lanciano e alla Majelletta.
- Lama dei Peligni (CH): accesso alla riserva della Majella Orientale, alla Grotta del Cavallone, al Vallone di Taranta.
- Pescocostanzo (AQ): accesso al Bosco di S.Antonio, al Quarto Santa Chiara, ai monti Pizi e Secine.
- Sulmona (AQ): accesso al gruppo del Morrone.

Centri visitatori:

Caramanico Terme (PE), Fara San Martino (CH), Lama dei Peligni (CH), Bolognano (PE).

 

Eremi da visitare:

  • Santo Spirito a Majella - Roccamorice (PE), monastero rupestre 1132 m s.l.m.;

  • San Bartolomeo in Legio - Roccamorice (PE), eremo rupestre 650 m s.l.m.;

  • Sant'Onofrio all'Orfento - Caramanico Terme (PE), eremo rupestre 900 m s.l.m.;

  • San Giovanni all'Orfento - Caramanico Terme (PE), eremo rupestre 1220 m s.l.m.;

  • Sant'Onofrio - Serramonacesca (PE), eremo rupestre 700 m s.l.m.;

  • Madonna della Mazza - Pretoro (CH), santuario 1000 m s.l.m.;

  • Grotta dell'Eremita - Pretoro (CH), eremo rupestre 900 m s.l.m.;

  • Grotta del Colle - Rapino (CH), santuario 550 m s.l.m.;

  • Grotta Sant'Angelo - Lama dei Peligni (CH), eremo rupestre 1260 m s.l.m.;

  • Grotta Sant'Angelo - Palombaro (CH), chiesa rupestre 850 m s.l.m.;

  • Madonna dell'Altare - Palena (CH), santuario 1278 m s.l.m.;

  • San Michele - Pescocostanzo (AQ), chiesa rupestre 1266 m s.l.m.;

  • Madonna di Coccia - Campo di Giove (AQ), chiesa rupestre 1400 m s.l.m.;

  • Sant'Onofrio al Morrone - Sulmona (AQ), monastero rupestre 630 m s.l.m.;

  • Santa Croce al Morrone - Sulmona (AQ), eremo 1379 m s.l.m.;

  • Santa Maria De Cryptis - Sulmona (AQ), eremo rupestre 1400 m s.l.m.;

  • Sant'Angelo in Vetuli - Sulmona (AQ), chiesa rupetre 450 m s.l.m.;

  • San Liberatore a Majella - Serramonacesca (PE), tombe rupestri.

  • F = facile    M = medio    D = difficile

    Vette:

    Monte Amaro (M.2795)

    Monte Acquaviva (M.2737)

    Monte Pescofalcone (M.2646)

    Monte Tavola Rotonda (M.2404)

    Monte Cavallo (M.2178)

    Monte Porrara (M.2136)

    Monte Morrone (M.2061)

    Monte Le Mucchia (M.1980)

    Monte Rotondo (M.1732)

    Escursioni e passeggiate:

    Rifugio Pomilio da Pennapiedimonte

    Partenza: Pennapiedimonte (Ch), Belvedere del Balzolo
    Dislivello in salita: M.1122
    Tempo di percorrenza: A/h 3.30 R/h3.00
    Difficoltà:
    M (F con allenamento
    )

    L'itinerario suggerito, pur affrontando un dislivello di oltre 1000 metri, supera una pendenza constante e può essere interrotto anche presso l'area pic-nic della Rapina senza che il fascino dell'itinerario venga meno. Inoltre il caratteristico paesino di Pennapiedimonte abbarbicato su di una lingua di roccia offre da solo lo spunto per una gita.

    Dal Belvedere del Balzolo si prende a ritroso la strada asfaltata fino ad incrociare le indicazioni per il sentiero della Rapina. Arrivati ad una piccola piana si ha un primo, suggestivo colpo d'occhio sulla forra dell'Avello, su cui incombe la rocciosa e severa mole della cima delle Murelle. Questo mix di rocce e di forre, di vette e profondi solchi è il leit-motiv di tutta l'escursione, inframmezzato di tanto in tanto dalla presenza degli stazzi pastorali, del tutto mimetizzati tra le pareti rocciose.
    Dopo circa 2,30 ore di cammino si giunge all'
    Ara dei Preti, un alpestre prato allestito ad area pic-nic con tavolacci, fontanile e barbecue che può rappresentare il termine dell'itinerario. Per chi invece vuole proseguire per il rifugio Pomilio
    il sentiero prosegue evidente con lenta salita, ripagata all'arrivo dal panorama offerto: lo sguardo si tuffa nell'Adriatico e, nelle giornate limpide, sembra abbracciare le Tremiti.

     

    Monte Acquaviva

    Partenza: Madonnina del Blockhaus
    Dislivello in salita: M.800
    Tempo di percorrenza: A/h 3.00 R/h 2.30
    Difficoltà:
    M (F con allenamento
    )

    Delle 61 cime che compongono il compatto e cupoliforme massiccio della Majella, il Monte Acquaviva è il secondo per altezza, con soli 56 metri in meno rispetto al Monte Amaro (2793 mt.) ed è una meta ideale per i contemplativi della montagna che amano soffermarsi a lungo sui paesaggi circostanti.

    Da Roccamorice, Lettomanoppello, Serramonacesca o Pretoro si raggiunge la Majelletta e da qui, con successivi tornanti, il termine della strada asfaltata. Subito a sinistra della Madonnina si segue il sentiero intagliato a mezza costa tra il folto del pino mugo, con ampie vedute sui profondi valloni che degradano fino al mare. Dopo circa 40 minuti di tragitto, poco evidente sulla destra del crinale, un deviazione conduce alla "Tavola dei Briganti" così denominata per via di numerose scritte incise sulla roccia all'epoca dell'unificazione d'Italia.
    Ripreso il sentiero principale e superato un fontanino (ultima possibilità di riempire le borracce in questo ambiente carsico) si prosegue, inebriati dalla fragranza del pino mugo, sul sentiero ricchissimo di fossili, affrontando i 300 metri di salita lenta e costante che permettono di raggiungere i pianori del
    Monte Focalone. Tenendosi sulla sinistra si continua verso la tondeggiante Cima dell'Acquaviva
    , protesa come un trampolino sull'Adriatico.


    PROVINCIA DI CHIETI:

    Civitella Messer Raimondo (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Aventino Medio Sangro

    Abitanti: 972 (civitellesi)

    Altitudine: 613 metri slm

    Comune: Tel. 0872/980162 Fax 0872/994846

    Civitella Messer Raimondo sorge su un colle alla destra del fiume Verde affluente del fiume Aventino. Il territorio esteso 12,37 Kmq comprende i nuclei abitativi di Calazzotto, Gallo, Selva e la Fonte. Il ritrovamento di reperti preistorici in contrada Fonte Liberatori e di resti di un edificio con pavimenti mosaicati di epoca romana sulla collina detta il Piano, testimonia una continuità di insediamenti abitativi. Le prime notizie documentate risalgono al XII secolo. L'ultimo possesso del feudo fu della famiglia Baglioni che lasciò nel paese un palazzo signorile che da loro prende il nome. Il territorio è stato occupato fin dall’antichità da un insediamento relativo alla fase preistorica. Il primo documento in cui è menzionato l’attuale borgo risale al XII secolo.

    Frazioni: Calazzotto, Gallo, La Fonte, Selva, Vicenne, Colle San Leonardo, Forconi, Forconi II, Laruccia.

     

    Da visitare:

    Oltre al centro storico, a Civitella Messer Raimondo, possiamo ammirare:

  • Il Palazzo dei Baglioni, edificato alcuni secoli fa dai signori del borgo;

  • La Chiesa Parrocchiale, al cui interno si venera l'effigie di sant'Erasmo.

  • Spicca la chiesa di S. Antonio Abate dalla facciata rettangolare con portale del 1595.

  • Manifestazioni:

  • (2 Giugno) Festa di Sant'Erasmo;

  • (Agosto) Sagra del formaggio pecorino;

  • (Settembre) Festa di Santa Addolorata.

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    Fara San Martino (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maielletta

    Abitanti: 1626 (faresi)

    Altitudine: 440 metri slm

    Comune: Tel. 0872/980155 Fax 0872/980920

    Il paese è conosciuto soprattutto per essere una delle capitali mondiali della pasta. Fara San Martino si trova allo sbocco del vallone di Santo Spirito attraversato dal fiume Verde. Nelle gole di San Martino si trova una forra che la leggenda vuole aperta dalle braccia di San Martino. Intorno al paese sono numerose le grotte che un tempo furono rifugio di pastori e briganti. Il paesaggio intorno al comune è suggestivo per la presenza dei monti situati all'interno del Parco Nazionale della maiella. A tal proposito è da visitare la riserva naturale di Fara. Il borgo ha origini longobarde e le prime notizie si hanno nel IX secolo quando il territorio fu colonizzato dai monaci benedettini. Dopo cinque secoli il paese divenne feudo dei Valignani di Chieti. Un Ambiente incontaminato dove la coscienza e l'attaccamento della popolazione del posto, sono riusciti a fondere il rispetto dell'ambiente con uno sviluppo industriale.

    Frazioni: Nessuna Frazione.

     

    Da visitare:
  • Interessante da visitare è la parrocchiale del borgo dedicata a San Remigio. Essa finemente decorata, presenta al suo interno anche un' opera attribuita a Tanzio Varello.

  • Manifestazioni:

  • (19 Marzo) Fuochi di San Giuseppe;

  • (29 Giugno) Fiera di San Pietro, Sagra della pasta;

  • (23-24-25 Agosto) Festa di Sant' Emidio, Sant'Antonio e San Rocco;

  • (Agosto) Sagra del tartufo.

  • (11 Novembre) Fiera di San Martino con la Sagra delle caldarroste;

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    Gamberale (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Medio Sangro

    Abitanti: 394 (gamberalesi)

    Altitudine: 1343 metri slm

    Comune: Tel. 0872/946125 Fax 0872/946125

    Gamberale sorge fra gli speroni rocciosi del monte Sant'Antonio, alla sinistra del fiume Sangro, in uno scenario naturale molto bello. Il suo territorio è esteso 15,57 Kmq tra boschi, pascoli ed aree incolte. Le origini del comune risalgono all'alto medioevo, ma le prime notizie storicamente certe sono del XII secolo. Nel XV secolo fu dominio della famiglia de Anichino, nel XVIII secolo vi ebbero signoria i Mascitelli di Atessa.

    Frazioni: Casale Bellisari, Casale Ciabacchi, Casale Conicella, Casale Galeoti, Casale Giardinari, Casale Mose', Casale Panicotti, Casale Stazione Ferroviaria, Casale Tesoro.

     

    Da visitare:

    Oltre al grazioso centro storico di impianto medievale, a Gamberale possiamo ammirare:

  • Del passato conserva i resti del castello:

  • la Chiesa Parrocchiale, di antica fondazione e ricca di opere di artisti locali.

  • Manifestazioni:

  • (10 Agosto) Festa di San Lorenzo;

  • (Agosto) Sagra della pecora.

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    Guardiagrele (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maielletta

    Abitanti: 9527 (guardiesi)

    Altitudine: 576 metri slm

    Comune: Tel. 0871/80861 Fax 0871/8086240

    Gabriele D'Annunzio la definì la terrazza d'Abruzzo e non a caso visto che Guardiagrele, situata sulle falde della Maiella, ha una splendida vista sul Mare Adriatico. Qui nacque Nicola da Guardiagrele e si capisce perché questo comune è una vera capitale dell' artigianato (rame e ferro) in genere e dell'arte dei gioielli in particolare. La cittadina, tuttora ricca di elementi medievali, ebbe il suo massimo splendore intorno al XII secolo quando in zona fu eretta una cittadella chiamata Greelem in difesa del territorio circostante. Precedentemente fu colonizzata dai Benedettini che eressero sul luogo un monastero. Tornando a D'Annunzio il Vate menzionò Guardiagrele nel suo famoso poema Trionfo della morte.

    Frazioni: Anello, Bocca Di Valle, Caporosso, Caprafico, Cerchiara, Colle Barone, Colle Luna Comino, Melone, Piano Delle Fonti, San Bartolomeo, San Biase, San Domenico-Colle Bianco, San Leonardo, Santa Lucia, San Vincenzo, Sciorilli, Capuani, Colle Chiamato, Colle Spedale, Coste Laio, Giardino, Pagnotti.

     

    Da visitare:
  • Chiesa di Santa Maria Maggiore, romanica del secolo XI, ma rimaneggiata, che ha nel mezzo della facciata la torre campanaria del 1110-1202, aperta in basso da un portale gotico con lunetta della fine del secolo XIV o inizi del XV.

  • Sul fianco destro, sotto il portico, ammiriamo un San Cristoforo affrescato da Andrea de Litio nel 1473.

  • Da non perdere inoltre la Basilica Paleocristiana;

  • La chiesa di San Silvestro di stile romanico; la chiesa di San Rocco; la trecentesca chiesa di San Francesco con portale romanico e chiostro del XV secolo.

  • Merita un visita il Museo d’arte sacra, in cui troviamo i principali pezzi del tesoro ed il Museo civico con frammenti architettonici, sculture e pezzi decorativi.

  • Manifestazioni:

  • (Terza Domenica di Maggio) Festa di San Nicola Greco e San Antonio;

  • (Luglio) Festival della Maiella;

  • (6, 7, 8 Agosto) Festa di San Donato e Sant'Emidio;

  • (Agosto) Mostra Mercato dell'artigianato abruzzese;

  • (Terza Domenica di Ottobre) Festa di San Rocco e Santa Maria del Popolo.

  • F = facile    M = medio    D = difficile

    Sentiero La Valle:
    Si sviluppa nel lato valle del sentiero che costeggia il torrente La Valle, con staccionata di protezione:
    Difficoltà: F
    Informazioni: Coop. Linea Verde Vicolo Iacobitti 6 Guardiagrele (CH) tel. 0871 800023

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    Lama dei Peligni (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Aventino Medio Sangro

    Abitanti: 1486 (lamesi)

    Altitudine: 669 metri slm

    Comune: Tel. 0872/91221-916176 Fax. 0872/916184

    Centro Visite del Parco Nazionale della Majella: Tel: 0872 916067 - Museo "M. Locati" - Orto Botanico - Tel: 0872 916010 / 0872 916067 - Complesso Grotte del Cavallone: - Stazione Funivia Tel: 0872 910203 - Uffici C.S.A. Tel: 0872 983255

    Lama dei Peligni sorge sulle pendici sud-orientali della Maiella, alla sinistra del fiume Aventino; il suo territorio si estende per 31,33 kmq su un area prevalentemente montuosa. Il ritrovamento di reperti preistorici e romani testimoniano insediamenti abitativi che nei secoli ebbero continuità. Le prime notizie sul borgo medievale risalgono al XII secolo. La scarsa documentazione superstite non consente di ricostruire dettagliatamente le vicende storiche del paese nei secoli seguenti. La sua storia è strettamente legata a quella di Palena, Taranta peligna e Lettopalena con i quali costituiva un importante presidio a difesa della valle dell'Aventino. Nel XV secolo fu dei Caldora e poi dei di Capua. Nel XVII secolo passò sotto il dominio dei d'Aquino fino all'abolizione della feudalità. Da visitare la vicina grotta del Cavallone a 1425 slm, ricca di stalattiti e stalagmiti. Di bella fattura la fontana in pietra della seconda meta del'500. Anni di passione e di sincero impegno ambientalista di tutto il paese ma soprattutto del naturalista Massimo Pellegrini, hanno portato a creare nel paese un'oasi naturalistica del WWF dove è stato avviato con pieno successo il reinserimento del camoscio appenninico e il Museo naturalistico archeologico intitolato allo zoologo Maurizio Locati, recentemente scomparso.

    Frazioni: Corpi Santi Fico, San Martino Fonterossi, Convento Francescano, Pianimarini, Vaccarda.

     

    Da visitare:
  • Visitando Lama dei Peligni possiamo ammirare la Parrocchiale, dall'aspetto semplice e di fattura medievale;

  • I resti del palazzo ducale, risalente al '500;

  • La chiesa di San Nicola del XVI secolo.

  • Manifestazioni:

  • (6 Gennaio): Bacio del Bambino;

  • (17 Gennaio): Festa di Sant'Antonio;

  • (26 Dicembre): Festa di Santa Barbara;

  • (Prima decade di Giugno): Sagra della salsiccia e bruschetta.

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    Lettopalena (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Aventino Medio Sangro

    Abitanti: 409 (lettopalenesi)

    Altitudine: 680 metri slm

    Comune: Tel. 0872/918471 Fax. 0872/918471

    Lettopalena sorge su un colle roccioso del versante destro del fiume Aventino. Il suo territorio si estende per 20,97 Kmq su un area di alta collina. Borgo di origine Medievale, XI secolo, che probabilmente già in età romana era sotto l'influenza di Juvanum, località non molto distante, prima importante centro sannita carecino, poi capitale regionale romana. La scarsa documentazione superstite non consente di ricostruire le vicende storiche nei secoli seguenti, si sa che nel XV secolo vi ebbe signoria Antonio Caldora, successivamente i di Capua ,conti di Palena. Dal XVI secolo entro' a far parte dei possedimenti dei d'Aquino di Caramanico.

    Frazioni: Nessuna Frazione.

     

    Da visitare:
  • Le chiese di Santa Maria di Monteplanizio e quella di san Nicola di Bari. Di origne medievale il paese viene citato nei documenti del secolo XI;

  • Feudo di Antonio Caldora, passò sotto i di Capua e i d’Aquino.

  • Manifestazioni:

  • (Prima Settimana di Agosto): Festa di San Vincenzo e Santa Maria Assunta.

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    Montenerodomo (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Medio Sangro

    Abitanti: 936 (monteneresi)

    Altitudine: 1165 metri slm

    Comune: Tel. 0872.960109 Fax 0872/960109

    Montenerodomo sorge su una rupe in un ambiente montuoso, di nudi pascoli, rocce e piccoli boschi. Il suo territorio è esteso 29,98 Kmq. Posto in posizione panoramica, Montenerodomo ospitò, sin dai tempi antichi, insediamenti abitativi che reperti archeologici del periodo preromano, romano e medievale testimoniano. Dell'epoca protostorica restano tracce delle mura megalitiche. Asservita a Roma dal I secolo A.C. fu elevata a municipio. Il primo documento storico nel quale è citato Montenerodomo risale al XII secolo. Nel XV secolo fu feudo dei Caldora prima e dei di Capua poi. Nel XVII secolo divenne feudo della famiglia d'Aquino. Nel IV e III secolo A.C. sorse Juvanum che presenta attualmente resti di mura del III secolo A.C., resti di templi di tipo italico del II secolo A.C.

    Frazioni: Fonticelle, Selvoni.

     

    Da visitare:
  • Notevoli testimonianze di civiltà del passato sono l' acropoli, il foro, il teatro e la basilica;

  • Da non perdere inoltre le chiese di S. Martino e Santa Giusta, la casa De Thomassis e la torre civica.

  • Manifestazioni:

  • (24 Aprile): Festa di San Fedele;

  • (Prima decade di Agosto): Festa di San Rocco e Sant'Antonio.

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    Palena (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Aventino Medio Sangro

    Abitanti: 1478 (palenesi)

    Altitudine: 767 metri slm

    Comune: Tel. 0872.918112 Fax 0872/918447

    Palena sorge sulle pendici meridionali della Maiella, contornata ad occidente dai monti Porrara e Coccia, dominando l'alta valle Aventino. Il suo territorio, esteso 91,74 Kmq, è prevalenetemente montuoso. Il ritrovamento di diversi reperti storici, appartenenti ad epoche diverse, testimoniano una continuità di insediamenti abitativi. Le prime notizie storiche risalgono al XII secolo, quando il borgo era un centro che controllava le vie di accesso da Chieti verso Valva. Palena dette i natali al grande pittore e scrittore Arduino Napoleone. Nel XIII sec. era attivo un convento francescano, nel XIV secolo vi ebbero signoria gli Orsini. Nel XV secolo passo poi dai Caldora ai di Capua che fecero della città un centro di controllo dei ricchi pascoli della Maiella. Nel XVII secolo vi ebbe signoria la famiglia dei d'Aquino.

    Frazioni: Rione Sant'Antonio.

     

    Da visitare:
  • Del passato, nonostante i gravi danni subiti durante l'ultima guerra, restano il castello dell' XI secolo, il campanile settecentesco della chiesa parrocchiale, la chiesa del Rosario con rosone cinquecentesco che conserva al proprio interno un gruppo ligneo (Madonna con Bambino) del XVI secolo ed un organo settecentesco.

  • Manifestazioni:

  • (15 Agosto): Sagra del formaggio;

  • (Terza Domenica di Agosto): Festa di San Falco.

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    Palombaro (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maielletta

    Abitanti: 1177 (palombaresi)

    Altitudine: 536 metri slm

    Comune: Tel. 0871-895519 Fax 0871/895519

    Il paese è posto alle falde della Maiella su una dorsale collinare tra il torrente Avello e il fiume Aventino. Il suo territorio si estende per 17,85 Kmq. Per alcuni la probabile origine del comune è del periodo romano, ma le prime notizie storiche risalgono al XII secolo. Nel XV secolo vi ebbero signoria i De Letto, successivamente i D'Ugno. Nel XVII secolo Giovanni Battista Borghese. Nel XVIII secolo fu feudo dei Castiglione di Penne. L'abitato è dominato da una valle contornata da pareti altissime che conduce alla Montagna d'Ugni e più in alto verso le cime Martellese, Murelle ed Acquaviva. Tra il paese e l'imbocco della valle sorge la Grotta Sant'Angelo, all'interno della quale vi sono i resti di un piccolo edificio sacro benedettino. Nell'antichita' la grotta era legata al culto pagano di Bona la dea della fertilità. In località Piano La Roma si trovano i resti di una teatro, di abitazioni e di vie lastricate che testimoniano la presenza di un agglomerato sannita-carecino identificato con Cluviae.

    Frazioni: Cantagufo, Confini, Limiti Di Sopra, Sant'Antonio, Vallone, Vignaverde.

     

    Da visitare:
  • Da visitare la chiesa parrocchiale e il santuario dell'Assunta del XIII secolo, ma in seguito molto rimaneggiato con un bel campanile settecentesco; all'interno del santuario troviamo una statua di Madonna col Bambino del XIV secolo.

  • Manifestazioni:

  • (Prima Domenica di Giugno): Il Miracolo di San Domenico;

  • (15 Agosto): Festa della Madonna dell'Assunta;

  • (3 Novembre): Festa della Madonna della Libera.

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    Pennapiedimonte (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maielletta

    Abitanti: 556 (pennesi)

    Altitudine: 669 metri slm

    Comune: Tel. 0871/897125 Fax 0871/897130

    Pennapiedimonte è posto sul versante meridionale della Maiella, alla sinistra del torrente Avello, affluente dell'Aventino. Le sue case si sovrappongono e si sostengono, appena divise da strette fessure di vicoli incisi nella nuda roccia. Il suo territorio si estende per 47,16 Kmq, su un'area prevalentemente montuosa. Il ritrovamento di reperti archeologici riferibili al periodo preistorico, romano e medievale, testimonia che il territorio ospitò importanti insediamenti abitativi antichissimi. Le prime notizie storiche risalgono al XII secolo, come possedimento di Boemondo di Manoppello. L'importanza dell'antico nucleo fortificato in epoca normanno-sveva era notevole per il controllo delle comunicazioni nel territorio circostante. Nel XV secolo fu in dominio della famiglia Orsini e nel XVIII secolo dei Colonna di Roma. Il paese è posto in una felicissima posizione per il turismo escursionistico e per lo sport dell'arrampicata. Dal paese infatti dipartono numerosi sentieri che si diramano nel cuore del massiccio della Maiella. Le alte e belle pareti rocciose ospitano numerosi itinerari di arrampicata sportiva con un potenziale di sviluppo davvero enorme. Purtroppo molti di questi itinerari sono in stato di degrado e di abbandono.

    Frazioni: Capolegrotti, Colli, Defenza, Pisavini, Vicende.

     

    Da visitare:
  • Notevole è il caratteristico centro storico, che è costituito da una ramificazione di viuzze che si ergono verso il massiccio della Maiella.

  • Interessante è la Chiesa Parrocchiale, di antica fondazione, conserva al suo interno numerose opere di artisti locali;

  • Manifestazioni:

  • (17 Agosto): Festa di Santa Brigida.

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    Pizzoferrato (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Medio Sangro

    Abitanti: 1189 (pizzoferratesi)

    Altitudine: 1251 metri slm

    Comune: Tel. 0872/946114 Fax 0872/946819

    Pizzoferrato sorge a ridosso di una rupe rocciosa, che domina da sinistra la valle del fiume Sangro. Il suo territorio si estende per 30,85 Kmq in un area ricca di boscaglie e nudi pascoli. Il borgo si è formato nell'alto medioevo, diventando ben presto una comunità montana di grande importanza per la sua inaccessibile posizione. Scarse sono le notizie storiche: alcune rovine del borgo fortificato e la chiesa di S.Nicola e della Madonna del Girone, visibili sulla grande rupe che sovrasta l'abitato, risalgono al X secolo. Nei secoli seguenti si presume che il feudo appartenne a varie famiglie e per ultimo fu della famiglia Monaco. Nella valle del Sole, a monte del paese, sorge un moderno centro turistico. In un'area pic-nic nelle vicinanze si erge una bella parete strapiombante dove sono stati attrezzati numerosi itinerari per l'arrampicata sportiva.

    Frazioni: Valle Del Sole, Berardinelli, Cacalaceni, Colavi, Colle Dell'Esca, Fannini, Fortunati, Greci, ISipponi, Luigiotti, Mincochiorto, Minco D'Adamo, Pasconi, Pasquarelli, Peparuoli, Pettirossi, Pinciari.

     

    Da visitare:
  • Notevole è il centro storico del paese che conserva ancora tutto il fascino della struttura medievale.

  • Da vedere anche la chiesa di S. Nicola e la chiesa rupestre di S. Domenico in Silvis.

  • Da non perdere anche i resti della chiesa della Madonna del Girone, risalenti al X secolo.

  • Manifestazioni:

  • (Luglio): Sagra dell'agnello;

  • (4 Agosto): Festa di San Domenico;

  • (8 Settembre): Festa della Madonna del Girone.

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    Pretoro (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maielletta

    Abitanti: 1107 (pretoresi)

    Altitudine: 560 metri slm

    Comune: Tel. 0871/898001 Fax  0871/898001

    Pretoro sorge alle falde settentrionali del Maiella, nell'area sorgentifera del fiume Foro, con le case arrampicate le une sulle altre a coprire il fianco del monte. Il suo territorio si estende per 26,07 Kmq, su un'area prevalentemente montuosa, con un comprensorio sciistico, Passo Lanciano-Maielletta tra i più rinomati ed innevati dell'Italia Centrale. Il rinvenimento di alcuni reperti archeologici di epoca romana fanno presupporre una continuità di insediamenti. Le prime notizie documentarie risalgono al XII secolo. Nel XV secolo fu feudo degli Orsini, nel XVI secolo fu proprietà di Bartolomeo d'Alviano, poi dei Colonna di Roma ed infine dei Cantelmi e degli Accrocciamura.

    Frazioni: Passo Lanciano, Colle Pagnotto, Crocifisso.

     

    Da visitare:
  • Del passato conserva resti del castello, il santuario della Madonna della Mazza del XIII secolo, nonchè il gruppo della pietà del XVI secolo nella chiesa di San Nicola.

  • Manifestazioni:

  • (Prima Domenica di Maggio): Lu Lope;

  • (Periodo Natalizio): Presepe Vivente.

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    Rapino (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maielletta

    Abitanti: 1433 (rapinesi)

    Altitudine: 420 metri slm

    Comune: Tel. 0871/84431Fax  0871/84205

    Rapino sorge sul pendio di un colle alla destra del bacino sorgentifero del fiume Foro. Il suo territorio si estende per 20,22 Kmq su una area di alte colline e media montagna. Il comune è stato interessato da insediamenti abitativi sin dai tempi piu antichi, come testimoniano i reperti archeologici preistorici, romani e medievali. Nel XV secolo fu feudo di famiglia Orsini e successivamente dei Colonna di Roma. Infatti in località Piane e Grotta del Colle sono state rinvenute testimonianze riferibili al paleolitico medio e superiore, come la statuetta bronzea detta 'dea di Rapino'. Inoltre nelle vicinanze è stata scoperta una lastra di bronzo detta 'tavola di Rapino', testimonianza di dialetto osco-marrucino che ora appartiene al museo di Mosca. In epoca medievale Rapino fu interessata alla colonizzazione monastica dei Benedettini, rimanendo per molti secoli sotto il loro controllo.

    Frazioni: Pretara.

     

    Da visitare:
  • La Chiesa di Sant'Antonio con portale romanico, i palazzi e le case fatte con pietra caratteristica del centro storico,

  • A Rapino si trovano le rovine del centro italico di Touta Marouca.

  • Manifestazioni:

  • (Carnevale): Tradizionale rappresentazione del "carnevale dei briganti";

  • (Lunedì di Pasqua): Festa della Madonna della Libera;

  • (Prima Domenica di Maggio): Festa di San Domenico e il Lupo;

  • (8 Maggio): Le Verginelle.

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    Taranta Peligna (CH)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Aventino Medio Sangro

    Abitanti: 521 (tarantolesi)

    Altitudine: 460 metri slm

    Comune: Tel. 0872/910118 Fax  0872/910118

    Sorge alle pendici della Maiella, nella valle del fiume Aventino. Il suo territorio si estende per 21,65 Kmq, su un'area prevalentemente montuosa ricca di grotte tra le quali quella del Bue, dell'Asino e del Cavallone o della Figlia di Jorio. Le prime notizie storiche risalgono al XII secolo. Nel XIII secolo fu feudo di Berardo di Acciano e di Enrico di Portella, nel XV secolo fu dei Caldora e successivamente dei Malvezzi, aristocratici bolognesi. Nel XVIII secolo fece parte dei beni della famiglia d'Aquino che lo tenne fino al termine della feudalità. Il paese è ricordato soprattutto per la caratteristica lavorazione dei tessuti (tarante o tarantole) che diede alla popolazione una notevole agiatezza. Sulla strada per Lettopalena appena usciti dal paese, una stradina a destra porta alle sorgenti acque vive. Esse sono delle polle sorgive che scaturiscono direttamente dalla terra creando un ambiente spettacolare.

    Frazioni: Nessuna Frazione.

     

    Da visitare:
  •  Pregevoli sono i monumenti superstiti, quali la facciata della chiesa di San Nicola;

  • Il portale della cinquecentesca chiesa di San Biagio e il crocifisso su tavola di Antoniazzo da Romano nella chiesa della Trinità;

  • Sulla strada per Lettopalena appena usciti dal paese, una stradina a destra porta alle sorgenti acque vive.

  • Manifestazioni:

  • (3 Febbraio): Panicelle di San Biagio;

  • (16 Maggio: Festa di Sant'Ubaldo);

  • (1, 2, 3 Luglio): Festa della Madonna della Valle;

  • (16 Agosto): Festa di San Rocco.


  • PROVINCIA DI PESCARA:

    Abbateggio (PE)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maiella e del Morrone

    Abitanti: 420 (abbateggiani)

    Altitudine: 450 metri slm

    Comune: Tel. 085/8574223 Fax  085/8574043

    Sul limitare del parco nazionale della Maiella, questo piccolo comune è immerso nel verde ed è arroccato su uno sperone roccioso che sporge tra i torrenti Lavino e Lannella. La fama del paese è legata soprattutto alle arrampicate su roccia e per essere la base di escursioni a piedi ed in mountain bike nel cuore della Maiella. Il paese è anche conosciuto per i Tholos, antichissme capanne di pietra che si possono ammirare nella zona circostante il paese, zona ricca, oltretutto, di eremi. Forse di fondazione sannita, Abbateggio era conosciuto in epoca medievale con il nome di Castrum Ab Badigii. Come molti altri insediamenti della zona, il borgo era un castrum dell’abbazia di San Clemente a Casauria. Passato in proprietà a varie case nobili, nel XVI secolo fu di Margherita d’Asburgo e successivamente della nota famiglia dei Farnese.

    Frazioni: Le Piane.

     

    Da visitare:
  • Il caratteristico centro storico di origini medievali;

  • Il Santuario della Madonna dell’Elcina, edificato nel XIX secolo;

  • La Chiesa di san Lorenzo Martire, di antiche origini;

  • I numerosi Tholos, tipiche costruzioni in pietra di epoca remota.

  • Manifestazioni:

  • (1 Agosto): Festa di San Lorenzo;

  • (8 Settembre): Pellegrinaggio al Santuario della Madonna dell’Elcina.

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    Bolognano (PE)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maiella e del Morrone

    Abitanti: 1269 (bolognanesi)

    Altitudine: 276 metri slm

    Comune: Tel. 085/8880132 Fax  085/8880285

    Il comune si trova all'interno della splendida Valle dell'Orta. Il fiume, vicino al paese, crea uno straordinario ambiente acquatico con le rapide che si incuneano nel letto roccioso e con una cascata completamente ricoperta di muschio che da quindi origine al nome di cascata degli smeraldi. Sorto nel Medioevo, il paese a lungo è stato sotto il dominio della vicina abbazia di San Clemente a Casauria a cui si deve l'attuale connotazione del paese, nonostante l'abitato fosse un insediamento italico e longobardo. Il borgo fortificato si è sviluppato nei secoli intorno al palazzo baronale e alla duecentesca chiesa di Santa Maria Entro Terra. Il paese vanta origini romane, attestate dai numerosi rinvenimenti archeologici nella Località Santa Liberata e Sant’Anzino. Durante il medioevo rimase a lungo sotto il controllo dell' Abbazia di San Clemente a Casauria. Feudo dei Caracciolo, passò sotto i Branconi, i di Filippo Nodari e i Durini. Bolognano è situato su un’altura dominante la Valle dell’Orta, nel territorio della Riserva Naturale della Valle, che protegge uno straordinario ambiente acquatico lungo apprezzato dagli appassionati di Kayak.

    Frazioni: Musellaro, Piano D'Orta, Fara, Santa Maria Del Monte.

     

    Da visitare:
  • La Chiesa di Santa Maria Entro Terra, eretta nel XIII secolo e con al'interno opere di artisti locali;

  • Il Castello Baronale, cuore del centro storico e primo nucleo fortificato dell'odierno borgo.

  • Manifestazioni:

  • (11 Novembre): Festa di San Martino;

  • (Settembre): Festa del dolce.

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    Caramanico Terme (PE)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maiella e del Morrone

    Abitanti: 2119 (caramanichesi)

    Altitudine: 650 metri slm

    Comune: Tel. 085/9290202 Fax  085/9290202

    Il comune è ubicato all'interno del Parco Nazionale della Maiella nei pressi della Valle dell'Orfento e del fiume Orta. Il paese è noto per le sorgenti di acqua sulfurea tanto che dal 1960 il centro si chiama Caramanico Terme. Questa località termale è meta per i turisti nel corso di tutto l'anno. Naturalmente splendido il paesaggio tipico dei comuni che sorgono sulla Maiella. Il nome Caramanico deriva probabilmente dal termine longobardo Arimannia visto che il centro ebbe sviluppo proprio sotto i longobardi. In seguito, prima del devastante terremoto del 1706, fu un feudo della famiglia D'Aquino.

    Frazioni: Decontra, San Tommaso, San Vittorino, Scagnane, Canale, Casa Monache, Case Scalpelli, Case Tobia, Colle Arena, Fonte Natale, Fonte Santa Croce, Fonte Vetica, Riga, San Nicolao, Sant'Elia, Scagnane Di Sotto.

     

    Da visitare:
  • La chiesa  di Santa Maria Maggiore, costruita in stile romanico-gotico;

  • La chiesa di San Domenico caratterizzata da uno splendido portale romanico;

  • La chiesa di San Nicola, con suggestive decorazioni al suo interno;

  • Meritano inoltre una visita  i numerosi resti e i reperti  medioevali che ne testimoniano la vita nell’abitato in quel periodo.

  • Manifestazioni:

  • (17 Gennaio): Festa di Sant' Antonio Abate;

  • (Lunedì di Pasqua): Processione tra i campi;

  • (14 e 15 Agosto): Festa dell'Assunta.

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    Lettomanoppello (PE)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maiella e del Morrone

    Abitanti: 3090 (lettesi)

    Altitudine: 370 metri slm

    Comune: Tel. 085/8570755 Fax  085/8570134

    Nelle immediate vicinanze del parco nazionale della Maiella, il paese è situato su una collina sopra il fiume Lavino. Sin dall'epoca dei romani questo borgo era famoso per le sue innumerevoli cave, per i giacimenti di zolfo e di bitume, per le acque sulfuree e di alcune sorgenti. È ancora fiorente la lavorazione artigianale della pietra tanto che nel centro storico sono numerosi gli scalpellini che scolpiscono pezzi decorativi per l'edilizia. Il paese che conserva ancora la sua struttura medievale, sorge alla destra del torrente Lavinio. Collocato in una felice posizione, immerso nel verde, conserva nel suo territorio testimonianze naturalistiche che meritano attenzione: la Grotta delle Praie, ricca di stalattiti e di stalagmiti e la suggestiva Grotta S. Angelo luogo di culto rupestre, posta a circa 1200 metri, santuario in epoca longobarda poi appartenuta ai monaci cassinesi. Vi dimoro’ Roberto da Salle, seguace di Celestino. Particolarmente fiorente nel paese è l’attività degli scalpellini che lavorano, parpetuando antiche tradizioni, la pietra bianca della Majella, utilizzata per realizzare sculture, ma anche elementi architettonici come fregi, cornici, rosoni, ma anche utensili per l’agricoltura. Ormai a anni si svolge la manifestazione “Giornate in pietra”, che raccoglie artisti da tutto il mondo che realizzano opere in pietra che restano poi al Comune.

    Frazioni: Chiuse, Fonte Marte, Lavino.

     

    Da visitare:
  • Sono presenti sul territorio comunale svariate grotte, alcune costellate da una molteplicità di stalattiti e di stalagmiti, come la Grotta delle Praie;

  • La Grotta di sant'Angelo è invece un antico luogo di culto di origine longobarda;

  • Nel borgo sono ancora attivi alcuni scalpellini che scolpiscono a mano la pietra estratta nelle cave della zona.

  • Manifestazioni:

  • (13 Agosto): Sagra della Frittella;

  • (6 Dicembre): Festa di San Nicola.

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    Manoppello (PE)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maiella e del Morrone

    Abitanti: 5637 (manoppellesi)

    Altitudine: 257 metri slm

    Comune: Tel. 085/8590005 Fax  085/8590895

    Il comune è situato sui primi rilievi della Maiella mentre, nei pressi del fiume Pescara, sorge Manoppello Scalo. Paese in prevalenza dedito all'agricoltura ed all'artigianato (fiorente soprattutto la lavorazione del ferro e del rame), Manoppello è famoso soprattutto per il Santuario del Volto Santo, meta di continui pellegrinaggi anche da fuori regione. Il centro è stato fondato con ogni probabilità nel corso del VIII secolo quando sostanzialmente era una fortezza. In seguito il castello fu donato da Ludovico II al monastero di San Clemente a Casauria. Per posizione strategica nella Valle del Pescara nel corso dei secoli Manoppello ha conosciuto numerose distruzioni. Molti sono i palazzetti sette-ottocenteschi conservati nel centro abitato caratterizzati portali e finestre in pietra locale. Nei dintorni del paese, immersa nel verde della lussuoreggiante vegetazione, c’è la chiesa abbaziale di S. Maria d’Arabona, che risale al 1208. Ma la fama e la notorietà del paese si devono alla reliquia sacra del Volto Santo, custodita nel santuario edificato nel XVII secolo e rimaneggiato nel primo dopoguerra.

    Frazioni: Manoppello Scalo, Cappuccini, Fornace, San Callisto, Santa Maria Arabona.

     

    Da visitare:
  • Il Santuario del Volto Santo del 1600 a circa 1 Km e S. Maria Arabona del XIII secolo a Manoppello Scalo (6 Km).

  • Manifestazioni:

  • (1 Agosto): Festa di San Lorenzo

  • (8 Settembre): Pellegrinaggio al Santuario della Madonna dell’Elcina.

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    Popoli (PE)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maiella e del Morrone

    Abitanti: 5566 (popolesi)

    Altitudine: 254 metri slm

    Comune: Tel. 085/98701

    Popoli si trova in una zona strategica situata com'è nella gola dei Tre Monti, dividendo così la valle Peligna dalla Val Pescara. Numerose le riserve naturali presenti nei dintorni. Il centro vive di agricoltura (ottimo il vino che si produce), ma la piccola industria è presente. Da poco sono state aperte le terme. Ricordiamo che proprio qui nasce il fiume Pescara dalla congiunzione del Sagittario con l'Aterno. Le prime notizie sul paese si hanno in epoca medievale quando si parla di Castrum Properi. Nel corso dei secoli Popoli ha sempre avuto una grande importanza per la sua posizione e più volte, per questo motivo, è stata al centro di battaglie e distruzioni. Fu con l'arrivo della famiglia dei Cantelmo che Popoli conobbe un periodo di splendore che espresse con costruzioni civili e religiose. L'abitato, in parte pittorescamente arrampicato al pendio, è dominato dai ruderi del castello medievale; importanti monumenti architettonici sorgono nel centro storico, che conserva il carattere originario: in Via Giordano Bruno si possono ammirare ancora le antiche insegne delle botteghe artigiane.

    Frazioni: Nessuna Frazione.

     

    Da visitare:
  • Il caratteristico centro storico di Popoli merita di essere esplorato perchè conserva ancora l' atmosfera del tipico paese medievale.

  • I resti del castello medievale;

  • La Chiesa Parrocchiale, di antica fondazione, conserva al suo interno numerose opere di artisti locali;

  • I numerosi caseggiati storici che decorano le vie del paese;

  • Una delle strade più importanti del centro storico, via Giordano Bruno, dove sono ancora conservate le insegne delle tante botteghe di artigiani una volta attive bel paese. 

  • Manifestazioni:

  • (10 Agosto): Certame de la Balestra;

  • (15 Agosto): Cronoscalata delle svolte di Popoli;

  • (Agosto): Sagra della trota e del gambero.

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    Roccamorice (PE)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maiella e del Morrone

    Abitanti: 1002 (roccolani)

    Altitudine: 520 metri slm

    Comune: Tel. 085/8572132 Fax  085/8572132

    Il comune è situato all'interno del parco nazionale della Maiella su una collina che guarda il fiume Lavino. La zona è conosciuta in particolar modo per i numerosi eremi presenti ed è meta degli appassionati che si arrampicano su roccia. Le origini del borgo, sono molte antiche e sembrano risalire al periodo medioevale. Nel suo territorio esistono i più suggestivi eremi della regione: quello di S. Spirito a Majella, recentemente ristrutturato, è uno splendido esempio di architettura perfettamente inserita nell'ambiente naturale. Qui si rifugiò, nel nono secolo, Celestino V e soggiornarono Cola Di Rienzo e Torquato Tasso, il quale fuggito dal convento di S Francesco in Ferrara, cercò la serenità nel contatto con la selvaggia natura del luogo; in particolare egli amava sostare presso una fonte, in una grotta, denominata in seguito grotta dell'acqua del Tasso. Lungo la via che conduce all'eremo, le spettacolari rocce calcaree formano uno dei maggiori e meglio attrezzati siti europei per la pratica dell'arrampicata sportiva, scalate in tutte le stagioni dal variopinto popolo dei free climbers.

    Frazioni: Piano Delle Castagne, Collarso, Colle Cauto, Costa Del Colle, Crognaleto, Pagliari.

     

    Da visitare:
  • Il centro storico di Roccamorice è dominato dalla possente mole del Castello e dalla chiesa parrocchiale di san Donato.

  • Il comune di Roccamorice è famoso per i numerosi eremi che si trovano sui monti che la circondano. Tra i tanti ricordiamo Santo Spirito a Majella, uno dei più importanti di tutta la regione, che ospitò Cola di Rienzo e Celestino V.

  • Manifestazioni:

  • (13 Giugno): Festa di Sant'Antonio;

  • (25 Agosto): Processione di San Bartolomeo;

  • (26 Agosto): Festa di San Donato;

  • (Ultima Domenica di Agosto): Festa del Perdono e Sagra del rustico.

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    Salle (PE)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maiella e del Morrone

    Abitanti: 312 (sallesi)

    Altitudine: 450 metri slm

    Comune: Tel. 085/928138 Fax  085/928149

    Salle, situata alle pendici del monte Morrone, ad ovest del massiccio della Majella, appartiene alla provincia di Pescara da cui dista 47 Km. ed ha un territorio comunale di 21,61 Kmq; ospita la parrocchia del SS.mo Salvatore con il santuario del Beato Roberto e un castello medioevale, sede di incontri e di un museo civico. Nel 1933, in seguito al terremoto della Marsica, che gli aveva inflitto il colpo definitivo, veniva ricostruita più a valle con il nome di "Salle del Littorio" in memoria dell'impegno fascista. Dopo la fine della II Guerra Mondiale fu semplicemente chiamata Salle. Sull'origine del nome Salle si sono succedute nel tempo varie ipotesi, alcune molto fantasiose, altre più verosimili: una prima parla di derivazione dal sostantivo "Acelle" che indicava una contrada con numerose piante di salice. Una seconda ricollega il nome Salle alla parola longobarda "sala" cioè stanza, dimora; una terza, infine, faceva riferimento a "Salla", nome gotico di un signore insediatosi sul posto nel periodo della dominazione longobarda.

    Frazioni: Nessuna Frazione.

     

    Da visitare:
  • L'odierna Salle fu ricostruita dopo che il vecchio borgo fu quasi del tutto distrutto dal terremoto della Marsica del 1933.

  • Il Castello del borgo ospita il Museo Civico, mentre nel centro storico si trova la Casa Natale del beato Roberto da Salle.

  • Manifestazioni:

  • (16, 17 e 18 Luglio): Festa del Beato Roberto da Salle.

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    Sant'Eufemia a Majella (PE)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maiella e del Morrone

    Abitanti: 365 (santeufemesi)

    Altitudine: 878 metri slm

    Comune: Tel. 085/920116 Fax  085/920116

    Piccolo paese della Maiella, ottimo posto per partire per le escursioni in una natura ancora incontaminata. Fino ad un secolo fa, l’abitato era una frazione di Caramanico. Da vedere il borgo di Roccacaramani co ormai disabitato, in un paesaggio di rara bellezza. Fino a qualche anno fa vi viveva, da sola, una donna, la cui caparbietà a restare nel paese era divenuta quasi il simbolo della gente di queste montagne. Ogni mattina provvedeva ad aprire la porta della chiesa e a suonare la campana della torre. Caratterizzata da aspri e rocciosi paesaggi, intervallati da faggete e radure, ospita cervi, orsi, aquile, volpi e faine. Di recente realizzazione è un vasto orto botanico, anfiteatro naturale avente come scenario la Majella e il Morrone, comprendente, unico in Italia, tutta la flora appenninica. L' attuale centro abitato risulta dalla fusione di due nuclei, Villa Ricciardi e Villa S.Eufemia, il più antico, con una tipica disposizione a pettine delle case, in gran parte semplici e lineari, in pietra, utilizzata anche per la pavimentazione delle strade. L'edificio architettonico più importante del paese è la parrocchiale dedicata a S.Bartolomeo Apostolo, con la facciata e le decorazioni in pietra e all’interno, un tabernacolo ligneo.

    Frazioni: Roccacaramanico, San Giacomo.

     

    Da visitare:
  • La chiesa di San Bartolomeo

  • La chiesa di Roccacaramanico "Madonna delle Grazie"

  • Manifestazioni:

  • (Luglio): Festa di Santa Gioconda.

  • F = facile    M = medio    D = difficile

    1. Sentiero Lama Bianca-Fonte della Fratta
    Lunghezza totale del percorso: 3 Km, ma è possibile anche percorrere separatamente il sentiero Lama Bianca (lungh.:800 mt, diff. Media, dur. 30 min.) da quello di Fonte della Fratta (lungh. 2.500 mt, durata circa 1 ora). M-D
    Nel sentiero Lama Bianca le pendenze non superano il 7%, pertanto può essere percorso in ambedue i sensi.
    La variazione di quota è di 150 mt circa.

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    San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maiella e del Morrone

    Abitanti: 1959 (sanvalentinesi)

    Altitudine: 457 metri slm

    Comune: Tel. 085/8574131Fax  085/8543155

    Caratteristico comune nella provincia di Pescara, ai confini con il parco nazionale della Maiella, il paese conserva ancora molti dei tratti medievali che in passato ne facevano una cittadella molto conosciuta per la sua fortificazione di un certo rilievo. Le origini del paese risultano essere molto antiche, infatti si pensa che esso abbi più di mille anni. Situato su un colle, tra il fiume Orta e il torrente Lavino. Intorno al paese si trovano grotte con pitture preistoriche e, in Loc. Piano d’Orta, un antro preistorico con iscrizioni. Il centro abitato conserva notevoli resti delle strutture che ne facevano, nel Medioevo, un borgo fortificato.

    Frazioni: Cerrone, Olivuccia, San Giovanni, Solcano, Trovigliano.

     

    Da visitare:
  • Il palazzo dei conti di S. Valentino in gran parte rimaneggiato, ma ancora con elementi originali degli inizi del Cinquecento;

  • La chiesa di S.Valentino e S.Damiano (seconda metà sec. XVIII), costruita su progetto di Luigi Vanvitelli, lo stesso progettista della reggia di Caserta, con la facciata in pietra, successiva al 1915;

  • Lungo il percorso secondario del tratturo principale L'Aquila - Foggia, si trova la chiesa della Madonna della Croce, con campanile a vela e iscrizioni ancora in parte visibili.

  • Manifestazioni:

  • (17 Gennaio): Festa di Sant’Antonio Abate;

  • (Aprile): Sagra della frittata;

  • (10 Settembre): Festa di San Nicola;

  • (10 Novembre): Processione dei Cornuti;

  • (8 Dicembre): Festa dell’Immacolata Concezione.

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    Serramonacesca (PE)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maiella e del Morrone

    Abitanti: 619 (serresi)

    Altitudine: 280 metri slm

    Comune: Tel. 085/859126 Fax  085/859761

    Il paese situato sulle falde del monte Piano e bagnato dal fiume Alento, è conosciuto per la presenza di una delle più belle chiese medievali dell’Abruzzo: San Liberatore a Maiella. Proprio al monastero di San Liberatore, è legata strettamente la storia di questo piccolo centro abitato. Tra boschi e uliveti, alle pendici pescaresi della Majella. interessante è la struttura urbanistica del paese, frutto dell'affermata abilità nell' arte muratoria e nella lavorazione della pietra dei suoi artigiani. Da vedere, in paese, la chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta. Fuori dell'abitato sorge una delle più importanti chiese medievali d’Abruzzo: S. Liberatore a Majella, un tempo sezione di un vasto complesso abbaziale.

    Frazioni: Passo Lanciano.

     

    Da visitare:
  • La chiesa rappresenta un caposaldo dell'architettura chiesastica benedettina, filiazione di quella di Montecassino. L'edificio, che si presenta nella ricostruzione dell'XI secolo, è stato restaurato solo da alcuni decenni. Attraverso i bei portali romanici di cui si orna la facciata, affiancata da una possente torre campanaria, si accede all'interno, in tre navate, in cui si segnalano i resti del prezioso pavimento duecentesco, in opus sectile; inoltre l'ambone, del Xll secolo, e affreschi duecenteschi;

  • Nella valle si trova l'eremo rupestre di S. Onofrio e, non distante, la fontana dell'acqua santa, che secondo la tradizione popolare, favorirebbe la guarigione dalle malattie renali e dell’addome come pure il rituale dell'adagiarsi e strofinarsi sulla “culla di S. Onofrio", il giaciglio del Santo scavato della roccia.

  • Manifestazioni:

  • (12 Giugno): Pellegrinaggio a Sant’Onofrio;

  • (Luglio): Festa dell’emigrante;

  • (Prima Domenica di Settembre): Festa degli Omaggi;

  • (Fine Settembre): Gli Omaggi di San Liberatore.

  • F = facile    M = medio    D = difficile

    Sentiero Fiume Alento:
    Parte del percorso che dalla badia di S. Liberatore si snoda lungo il fiume fino all'alveo, è parzialmente accessibile per ipovedenti o per non vedenti accompagnati.
    Difficoltà: M

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    Tocco da Casauria (PE)

    Notizie generali:

    Comunità montana: della Maiella e del Morrone

    Abitanti: 2767 (toccolani)

    Altitudine: 356 metri slm

    Comune: Tel. 085/880533 Fax  085/8809114

    Comune dell’alta Val Pescara dedito all’agricoltura, Tocco da Casauria è anche famoso per la produzione di un liquore, il centerbe. Alla periferia del paese, vista la perenne presenza del vento, è sorto un impianto per lo sfruttamento dell’energia eolica. Nella storia il paese ha avuto sempre una grande importanza geopolitica per la sua posizione strategica. Qui nacque l’artista Francesco Paolo Michetti. Le origini risalgono intorno all’anno 1000, in località Cantalupo. Fino all’unità d’Italia fu denominato soltanto Tocco. Il rinvenimento, in contrada Vasto, di alcuni reperti, tra cui una iscrizione e frammenti scultorei, avvalora l’ipotesi di insediamenti sul suo territorio già in epoca imperiale. Nell’873 era menzionato nel Chronicon Casauriense, nel 967 è citato come Castrum. Il nucleo originario, posto in posizione strategica sulla valle del Pescara e sulle gole di Popoli, si sviluppò soprattutto nel duecento intorno al Castello Ducale e alla chiesa di S. Eustachio Martire. Durante le contese dinastiche tra Ladislao di Durazzo e Luigi II d'Angiò ottenne il privilegio di battere moneta. Gravemente colpita dai terremoti del 1456 e del 1706 è stata ricostruita sempre più a valle. Il paese ha dato i natali al pittore Francesco Paolo Michetti e al giurista Filamusi Guelfi.

    Frazioni: Francoli, Marano, Osservanza, Rovetone.

     

    Da visitare:
  • Il Castello medievale, nucleo principale dell'insediamento del XIII secolo;

  • La Chiesa di sant'Eustachio, dedicata al patrono del borgo e con all'interno svariate opere d'arte di artisti locali.

  • Manifestazioni:

  • (19 Settembre): Festa di Sant’Eustachio.


  • PROVINCIA DI L'AQUILA:

    Ateleta (AQ)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Alto Sangro Cinque Miglia

    Abitanti: 1232 (ateletesi)

    Altitudine: 760 metri slm

    Comune: Tel. 0864/65030

    Il paese è situato a pochi passi dal confine con il Molise, sopra la piana di Roccaraso. Il comune ha due secoli di vita ed è stato completamente ricostruito dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale. Il nome del borgo voluto da Gioacchino Murat segnifica privo di tasse. Da visitare il vicino villaggio di Carceri abbandonato dai suoi abitanti dopo un violento terremoto di oltre cinque secoli fa. Il nome del paese, che ha la particolarità, ritenuta di buon auspicio, di poter essere letto da sinistra a destra e viceversa, significa esente dalle imposte. Infatti al tempo di Gioacchino Murat, il Commissario ripartitore dei tre Abruzzi, Giuseppe de Thomasis di Montenerodomo, incentivò la costituzione di un unico nucleo abitato, concedendo alle famiglie che abitavano nei casolari sparsi, il privilegio, durato diversi anni, dell’esenzione dai tributi.

    Frazioni: Carceri Alte, Carceri Basse, Colle Giovenchi, Cotica - Mingone, Ismaele, Nazzari, Panascascio, Pitassi, Ricci, Ricci - Maccaroni, Sciullo, Sicinella.

     

    Da visitare:
  • La Chiesa Parrocchiale, di antica fondazione, conserva al suo interno numerose opere di artisti locali;

  • Interessanti sono i resti dell’abitato di Carceri;

  • Da non perdere una visita al Museo della Civiltà Contadina.

  • Manifestazioni:

  • (17 Gennaio): Festa di Sant'Antonio;

  • (Seconda Settimana di Agosto): Sagra della pizza fritta;

  • (14 Agosto): Sagra dell'agnello;

  • (Terza settimana d'Agosto): Sagra della salsiccia e della bruschetta.

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    Campo di Giove (AQ)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Peligna

    Abitanti: 907 (campogiovesi)

    Altitudine: 1064 metri slm

    Comune: Tel. 0864/40116 Fax  0864/40608

    Situato sul massiccio della Maiella, il paese è conosciuto soprattutto per le sue piste da sci che in inverno convogliano numerosi turisti. Il centro ha origini che risalgono al Medioevo. Il comune è stato feudo dei Cantelmo e poi dei Caldora. Nel XV secolo Campo di Giove fu distrutta dall'esercito di Fortebraccio da Montone. Disteso su un pianoro carsico alle falde della Majella, il paese ha affidato allo sci e al turismo naturalistico la sua maggiore risorsa.  Accanto al centro storico sorgono gli edifici moderni che hanno garantito una espansione notevole al nucleo abitato. Non lontano dal paese, il laghetto Ticino costituisce una piacevole meta di escursioni e pic-nic.

    Frazioni: Le Piane.

     

    Da visitare:
  • Conserva ancora il suo nucleo antico, con abitazioni caratterizzate da particolari architettonici interessanti, come le finestre. Spiccano alcune case antiche di notevole bellezza come Casa Quaranta del quattrocento e palazzo Nanni, ristrutturato nel Settecento.

  • Di pregio artistico un coro ligneo del XVII secolo, conservato nella chiesa di S. Eustachio ed una bella statua lignea raffigurante la Vergine, risalente al Quattrocento.

  • Manifestazioni:

  • (18 Agosto): Giornata del pastore.

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    Cansano (AQ)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Maielletta

    Abitanti: 270 (canzanesi)

    Altitudine: 835 metri slm

    Comune: Tel. 0864/40131 Fax  0864/40521

    Questo piccolo comune, situato sulla strada che da Sulmona conduce a Campo di Giove, ha conservato ancora le caratteristiche medievali. Secoli fa il centro storico del borgo era completamente fortificato. Il rinvenimen to di numerosi reperti archeologici attesta la frequentazione dell’abitato già in epoca preromana. Situato al margine sud-orientale della conca di Sulmona, il paese di origini medievali, subì il controllo da parte di diversi signori tra i quali gli Acquaviva e i Cantelmo. Fino al 1904 fu frazione di Campo di Giove.

    Frazioni: Stazione Ferroviaria.

     

    Da visitare:
  • La Chiesa Parrocchiale, di antica fondazione, conserva al suo interno numerose opere di artisti locali;

  • Manifestazioni:

  • (13 e14 Agosto): Festa di San Rocco, Madonna della Neve e San Donato;

  • (Prima Settimana di Agosto): Sagra dell'agnello e del formaggio.

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    Corfinio (AQ)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Peligna

    Abitanti: 997 (corfiniesi)

    Altitudine: 346 metri slm

    Comune: Tel. 0864/728100 Fax  0864/728177

    Paese della Valle Peligna dominato dalla presenza imponente della basilica di San Pelino. Comune piccolo ma dalla grande storia visto che è stato sede della Diocesi Valvense e, oltre duemila anni fa, fu la capitale della Lega Italica. Tuttora sono visibili ruderi di quell'epoca in cui era conosciuta come Corfinium. In seguito il paese prese il nome di Pentima. La sua collocazione nella valle peligna, in posizione collinare, garantisce all'abita to uno sfondo pesaggistico particolarmente suggestivo. Le tracce del municipio romano si leggono nell’assetto urbanistico del centro, soprattutto nella piazza principale che conserva la forma di un anfiteatro sulla cui base è stata disposta. Poco fuori dell’abitato emergono strutture pertinenti a monumenti funerari e agli antichi edifici abitativi.

    Frazioni: Nessuna Frazione.

     

    Da visitare:
  • Notevole è il pittoresco centro storico che è dominato dall'imponenza della Basilica di San Pelino.

  • Da non perdere la visita alla piazza principale che ha una forma ad anfiteatro romano.

  • Appena fuori dal paese è possibile ammirare alcuni edifici che facevano parte del vecchio nucleo abitativo.

  • Manifestazioni:

  • (14 Agosto): Corteo Storico.

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    Pacentro (AQ)

    Notizie generali:

     

    Comunità montana: Peligna

    Abitanti: 1276 (pacentrani)

    Altitudine: 690 metri slm

    Comune: Tel. 0864/41114 Fax  0864/41529

    Sulle prime falde del monte Morrone, il paese, da cui si può ammirare l'intera Valle Peligna, è dominato dal maestoso castello dei Cantelmo. Furono numerose le famiglie nobili che detennero questo borgo che in origine era conosciuto con il nome di Pacino. La prima testimonianza scritta del paese risale al 1170, anno in cui la chiesa di San Panfilo fu donata al vescovado di Sulmona. Il centro seguì le vicende storiche del regno di Napoli. Appartenuto ai Caldora e ai Cantelmo, nel 1483, venne ceduto dal re di Napoli a Mario Orsini, i cui discendenti ne conservarono il possesso per oltre un secolo; successivamente appartenne ai Colonna e aiBarberini. Il paese è appollaiato, come un grande uccello, su una collina alle pendici del monte Morrone, da molti ritenuta montagna sacra, in quanto ritiro di San Pietro da Morrone, papa con il nome di Celestino V, che vi fondò chiese e monasteri, oggi testimonianza del vasto movimento storico-religioso e culturale, ispirato alla sua figura.  Le strade in pietra, i vignali, i porticati, i palazzi dai fregi rinascimentali, danno vita ai suggestivi scorci del centro storico, tra i meglio conservati d’Abruzzo.

    Frazioni: Nessuna Frazione.

     

    Da visitare:
  • La parte più antica del paese si snoda arroccata intorno al castello medievale, grandiosa struttura di cui sono state recentemente ristrutturate le due torri, visitabili.

  • Il Castello di Cantelmo è probabilmente l'elemento architettonico più interessante di Pacestro. Risalente al XIV secolo, la costruzione è costituita da un complesso di tre torri quadrate circondate da un ampio fossato.

  • Altro elemento degno di nota è la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore, risalente ai secoli 400 e 500.

  • Manifestazioni:

  • (4 Novembre): Festa di San Carlo;

  • (Prima Domenica di Settembre): Festa della Madonna.

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    Pescocostanzo (AQ)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Alto Sangro Cinque Miglia

    Abitanti: 1216 (pescolani)

    Altitudine: 1395 metri slm

    Comune: Tel. 0864/640003 Fax  0864/640005

    Questo caratteristico paese è noto per essere un affollato centro di turismo sia estivo che invernale vista la sua posizione in altura all'interno del Parco Nazionale della Maiella. Ma Pescocostanzo non è solo natura perché offre ai visitatori bellezze artistiche e prodotti artigianali la cui fama ha travalicato i confini regionali. In questo comune, che conserva ancora molti elementi rinascimentali, si possono ammirare merletti, oggetti in ferro battuto, pietra e oreficeria di grande qualità. L'antica Pesclum Constantii ebbe origine nel Medioevo ma la sua epoca d'oro fu sicuramente il Cinquecento quando già era famosa per il suo artigianato artistico.

    Frazioni: Villaggio Sant'Antonio.

     

    Da visitare:
  • Un importante edificio da visitare è la Basilica. L’edificio è stato costruito nell’XI secolo, ricostruito nel XV secolo e modificato ampliandolo nel XVI secolo. Un maestoso portale costruito in stile gotico è presente nel fianco destro della Basilica. L’interno è decorato in stile barocco con soffitti costruiti in legno. In fondo alla navata destra c’è una stupenda statua lignea della Madonna del Colle dell’XI secolo. La chiesa, ospita un piccolo museo, che espone delle sculture originarie dal 900 al 1500, argenti e dipinti provenienti dalla scuola napoletana.

  • Il centro del piccolo borgo è piazza Umberto I dove vi si affacciano l’ex monastero e numerosi palazzi antichi.

  • Manifestazioni:

  • (31 Maggio): Festa della Madonna del Colle;

  • (7-8 Agosto): Festa di S. Felice;

  • (13 Agosto): Festa di Sant' Antonio;

  • (15 Agosto): festa dell'Assunta.

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    Pettorano Sul Gizio (AQ)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Peligna

    Abitanti: 1255 (pettoranesi)

    Altitudine: 625 metri slm

    Comune: Tel. 0864/48115 Fax  0864/487965

    Sul limitare meridionale della Valle Peligna, il comune ha ancora l'aspetto di un villaggio medievale. E proprio nel Medioevo questo paese era un luogo di rilievo per la sorveglianza dell'intera vallata quando era conosciuto come Pagus Fabianis. L'antichissimo centro fortificato di colle Mitra, sul monte omonimo, può considerarsi il primo insediamento stabile del luogo; altri sorsero nelle vallate circostanti, in epoca romana, come testimoniano i resti di corredi tombali e iscrizioni, oltre ad un importante frammento epigrafico, unico trovato in Occidente, dell'Edictum de petriis, importante documento economico emanato dall'imperatore Diocleziano, nel 301 d.c., conservato attualmente da privati. Il paese, ricordato da Plinio con il nome di pagus Fabianus, è bagnato dal fiume Gizio, le cui abbondanti acque, citate da Ovidio come "gelidus uberrimus undis", hanno dato benessere alla popolazione, che le sfruttava per alimentare filatoi, tessitoi, mulini, frantoi. Fu feudo dei Cantelmo, dal secondo decennio del XIV secolo fino a metà Settecento, epoca in cui divenne possesso dei Tocco di Montemiletto.

    Frazioni: Vallelarga, Case Albanese, Cavate, Chiuse, Conca, Mastroiacovo, Ponte D'Arce, San Martino, Vallepescara, Vallone, San Pietro.

     

    Da visitare:
  • Il palazzo ducale;

  • La chiesa parrocchiale dedicata a S. Dionisio;

  • Il castello medievale che oggi conserva intatta la sua struttura originale.

  • Manifestazioni:

  • (1 Gennaio): Serenata di Capodanno;

  • (Carnevale): Il Testamento;

  • (12 e 13 Luglio): Festa di Santa Margherita e San Benigno;

  • (Dicembre): Sagra della polenta rognosa.

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    Pratola Peligna (AQ)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Peligna

    Abitanti: 7814 (pratolani)

    Altitudine: 342 metri slm

    Comune: Tel. 0864/274141 Fax  0864/273280

    Grosso paese al centro della Valle Peligna dedito all'agricoltura. Le origini di questo comune risalgono al Medioevo. Antica Terra Pratulorum, Il borgo fu a lungo feudo della famiglia dei Cantelmo. Era denominata soltanto Pratola fino al 1863, quando le si aggiunse il termine di Peligna, rendendo manifesto il suo legame con le popolazioni dell’antica civiltà italica. Sul suo territorio sono stati rinvenuti resti d’origine preistorica, tra cui quelli di un mammut, del tutto simili a quelli scoperti in territorio dell’Aquila, nel cui Castello sono attualmente esposti. Resti di tombe ed epigrafi risalgono all’epoca romana; il ritrovamento di una tomba ostrogota (VI sec. d.C.) all’interno del paese, prova il persistere di un insediamento in epoca alto medievale. Nel corso del dodicesimo secolo fu fortificato e in quello seguente, in occasione dell’elezione a Papa di Pietro da Morrone (Celestino V), fu donato come feudo da Carlo II D’Angiò ai monaci Celestini del vicino Monastero di S.Spirito del Morrone, ai quali rimase fino al diciannovesimo secolo.

    Frazioni: Badia - Bagnaturo, Capo La Costa, Costa D'Orsa, Ponte La Torre, Villa.

     

    Da visitare:
  • La chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna della Pietà;

  • Un mulino risalente al 1636;

  • Una visita merita il Museo delle tradizioni contadine dove è possibile ammirare gli antichi attrezzi del mestiere.

  • Manifestazioni:

  • (Primo e secondo fine settimana di Maggio): Festa della Madonna della Libera;

  • (In Estate): Premio Emigrazione.

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    Rivisondoli (AQ)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Alto Sangro Cinque Miglia

    Abitanti: 686 (rivisondolesi)

    Altitudine: 1320 metri slm

    Comune: Tel. 0864/69424

    Rivisondoli è adagiato, su uno sperone roccioso, in mezzo agli altipiani maggiori d'Abruzzo di altitudine elevata (1320 mt.) gode di un clima salubre e di scenari di straordinaria bellezza. Ovunque si giri, lo sguardo resta affascinato ed appagato dalla mole di Monte Pratello ad occidente; alle sue spalle la presenza rassicurante e quasi protettiva di Monte Calvario. Il comune è molto rinomato per il Presepe Vivente e per il turismo invernale infatti dista solo 5 Km dal comprensorio sciistico Alto Sangro; costituito da ben 120 Km di piste da discesa.

    Frazioni: Nessuna Frazione.

     

    Da visitare:
  • A livello architettonico, unici elementi degni di nota sono un fastoso altare costruito in legno e risalente al periodo Barocco e un crocifisso professionale risalente al XVI secolo, entrambi conservati nella chiesa parrocchiale.

  • Manifestazioni:

  • (5 Gennaio) Presepe Vivente;

  • (Martedì Grasso) Carnevale;

  • (Lunedì dopo Pentecoste) Fiaccolata dal paese alla M.SS. Portella;

  • (Martedì dopo Pentecoste) Festa M.SS. della Portella;

  • (Agosto) Serate d'Agosto a Rivisondoli;

  • (Prima domenica di Settembre) Festa di Sant'Emidio;

  • (6 Dicembre) San Nicola (Patrono di Rivisondoli);

  • (24 Dicembre) Messa di Mezzanotte.

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    Roccacasale (AQ)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Peligna

    Abitanti: 754 (roccolani)

    Altitudine: 450 metri slm

    Comune: Tel. 0864/271481 Fax  0864/272987

    Posto sulle falde del monte Morrone, questo suggestivo paese,dominato dai resti del castello, volge lo sguardo alla Valle Peligna. Numerose le famiglie che nei secoli sono state proprietarie del borgo. Per ultimo fu feudo del vicino monastero di Santo Spirito del Morrone. Suggestivo borgo sulle pendici del Monte della Rocca, sovrastato dai ruderi del castello medievale, da cui si spazia su tutta la valle peligna. Di notevole interesse paesaggistico è il territorio che sovrasta il paese, da cui spingendosi tra sentieri, piccoli altopiani e pascoli, si arriva alla sommità della dorsale, dove si schiude uno dei più bei panorami d’Abruzzo. All'interno del paese, si segnalano il castello recinto, recentemente restaurato e il borgo fortificato, ben conservato, interessante esempio di struttura urbanistica.

    Frazioni: Nessuna Frazione.

     

    Da visitare:
  • Nella cinquecentesca chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo sono custodite due statue in pietra del Santo;

  • I resti della fortificazione medievale situata sulla sommità del monte.

  • Da poco tempo vi si trova anche la reliquia di un braccio di fra’ Mariano da Roccacasale, beatificato da Papa Giovanni Paolo II, il 3 ottobre 1999.

  • Manifestazioni:

  • (Giugno): Sagra dello Strigolo;

  • (6 Agosto): Festa di Sant’Antonio e San Rocco.

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    Roccapia (AQ)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Alto Sangro Cinque Miglia

    Abitanti: 189 (roccolani)

    Altitudine: 1181 metri slm

    Comune: Tel. 0864/203005 Fax  0864/203006

    Antico borgo dalla struttura medievale, stretto e protetto in una gola tanto che l'antico nome del paese era Rocca Valle Oscura. Girando per il paese si notano interessanti case di pregevole fattura, come i palazzi Fidei, Severo e De Meis. Nella bella chiesa di Santa Maria Maggiore si ammirano gli affreschi della cappella del Santissimo Sacramento annessa alla chiesa. Davvero interessante, fuori dal centro storico sul Piano di Cinquemiglia, la chiesetta della Madonna del Casale con un bel portale in pietra del Trecento. Fuori dell'abitato, nel Piano delle Cinquemiglia sorgono le chiesette medievali della Madonna del Casale e quella di Santa Maria delle Grazie, in cui è conservata un interessante statua lignea della vergine, annoverata nella tipologia delle Madonne del latte, molto diffuse in Abruzzo. Spesso frutto di ex voto, queste Madonne testimoniano aspetti della storia socioeconomica dei luoghi e del rapporto degli abitanti con la religione; in una realtà in cui le donne svolgevano anche i lavori tradizionalmente maschili, per la prolungata assenza degli uomini, impegnati nella pastorizia transumante, particolare apprensione suscitava il pericolo del latte stracco, povero di sostanze nutrienti, a causa del dispendio energetico nei lavori pesanti. In questo contesto, le Madonne del latte costituivano la materializzazione delle ansie e delle speranze delle madri e della comunità pastorale.

    Frazioni: Nessuna Frazione.

     

    Da visitare:
  • Santuario della Madonna del Casale : Sorge sul Piano delle Cinque Miglia. Vi si conserva una terracotta del XV secolo che raffigura la Vergine.

  • Manifestazioni:

  • (Sabato precedente il 19 marzo): San Giuseppe (Festa Patronale con accensione di falò);

  • (Luglio): Festa del solco dritto;

  • (Agosto): Festa di San Giuseppe con Sagra della pecora.

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    Roccaraso (AQ)

    Notizie generali:

    Comunità montana: Alto Sangro Cinque Miglia

    Abitanti: 1604 (roccolani o roccarasini)

    Altitudine: 1236 metri slm

    Comune: Tel. 0864/619202

    Roccaraso, con le sue belle ed attrezzate piste sull'Aremogna, è la località sciistica più importante dell'intera Italia centro meridionale. Meta di turisti provenienti da altre regioni, questo comune ha un' ottima ricezione turistica ed è da vedere anche in estate quando si possono ammirare dei splendidi paesaggi e suggestivi boschi del Parco Nazionale della Maiella. Il nome di questo paese deriva con ogni probabilità da Rocca Rasino, ovvero rocca vicino al torrente Rasino. Nel Medioevo si cominciò a parlare di questo centro per la presenza del monastero di S. Vincenzo al Volturno. Nel corso del secondo conflitto mondiale Roccaraso fu distrutta dai bombardamenti.

    Frazioni: Aremogna, Pietransieri, Soggiorno Montano Enel.

     

    Da visitare:
  • Il sacrario di Monte Zorrona dedicato ai dispersi della Seconda Guerra Mondiale.

  • Manifestazioni:

  • (13 Agosto) Festa di Sant' Ippolito;

  • (31 Dicembre) Fiaccolata di fine anno.

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    Sulmona (AQ)

    Notizie generali:

    Abitanti: 25304 (sulmonesi)

    Altitudine: 405 metri slm

    Comune: Tel. 0864/203005 Fax  0864/203006

    Sulmona, che è posizionata a pochi passi dalle pendici della Maiella, è il centro più importante della Valle Peligna. La città vanta numerose bellezze artistiche che attraggono i turisti ma, nel contempo, l'economia della zona si basa essenzialmente sull'agricoltura e sull'industria. Questo comune, poi, è famoso in tutto il mondo per la produzione dei confetti. Da ricordare, infine, le attività commerciali e l'artigianato (in particolar modo l'oreficeria). Sulmona ha una storia antichissima risalente ad oltre due millenni fa. Centro molto conosciuto ai tempi dei romani soprattutto perché ha dato i natali al poeta Pubblio Ovidio Nasone. Una leggenda narra che la città sia stata fondata dal compagno di Enea, Solimo. Quello che è certo è che nel corso dei secoli Sulmona è sempre stato un luogo importante tanto che numerose volte è stato al centro di battaglie e di bombardamenti.

    Frazioni:Badia - Bagnaturo, Marane, Acqua Santa, Albanese, Banchette, Case Bruciate, Case Iommi, Case Panetto, Case Susi I, Case Susi II, Casino Corvi, Fonte D'Amore, Santa Lucia, Torrone, Tratturo I, Tratturo II, Vallecorvo, Via Dei Preti, Zappannotte, Bagnaturo.

     

    Da visitare:
  • 1), ad esempio, è sicuramente uno degli esempi più riusciti del barocco abruzzese.

  • Altrettanto interessante è la cattedrale della città, intestata a San Panfilo : edificata inizialmente in pieno stile romano-gotico, causa i danneggiamenti del terremoto del 1706 ci rimangono, della struttura originaria, solo il portale della facciata e i colonnati interni, dacorato da navate. Splendida è la cripta interna, dell'XI secolo.

  • Non poteva certamente mancare un monumento ad uno dei "cittadini" più illustri di Sulmona, il poeta Ovidio : in piazza XX Settembre sorge una statua bronzea a lui dedicata

  • Un'altra statua di particolare rilevo è il Monumento ai Caduti, inaugurato nel 1922 e dedicato ai caduti di guerra del 1915/18.

  • Manifestazioni:

  • (28 Aprile): Festa di San Panfilo;

  • (Venerdì Santo): Processione di Cristo Morto;

  • (Venerdì Santo): Processione dei Trinitari;

  • (Pasqua): Festa della Madonna Che Scappa;

  • (Giugno): Premio Capograssi;

  • (Giugno): Premio Sulmona di critica d'arte;

  • (Luglio): Festa della birra;

  • (Ultima Domenica di Luglio): Giostra Cavalleresca;

  • (Agosto): Sagra della zampanella;

  • (Agosto): Mostra dell'Artigianato;

  • (Novembre): Festival Sulmona Cinema;

  • (In Inverno): Concorso di canto lirico Maria Caniglia.


  • Riferimenti presi da parks.it - corpoforestale.it - regione.abruzzo.it - abruzzoworld.com - riserveabruzzo.it - siti ufficiali Comuni



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